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A Only Wine Festival in evidenza le nuove generazioni dell’enologia italiana

A Only Wine Festival in evidenza le nuove generazioni dell’enologia italiana

Si è conclusa domenica 19 aprile la seconda edizione di Only Wine Festival, la manifestazione svoltasi nel centro di Città di Castello, dedicata ai giovani produttori e alle piccole cantine. 100 cantine rappresentative dell’Umbria e di molte regioni d’Italia selezionate dall’A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier) che hanno presentato i loro vini ma soprattutto la filosofia e i principi che hanno ispirato i giovani imprenditori, (tutti rigorosamente under 40), ad intraprendere una nuova avventura, cominciando da 0 o assumendo con dedizione il comando di realtà esistenti radicate, ereditate come patrimoni familiari da conservare e spesso da rivoluzionare, per produrre sempre vino “genuino”, con tecniche moderne e all’avanguardia.

Passione, creatività e una giusta dose di incoscienza, sono le prerogative di questi giovani produttori, dimostrate e confermate dai racconti fieri e umili della loro storia , che hanno accompagnato e guidato gli assaggi dei visitatori.

only wine festival 2015Particolare attenzione e lode meritano otto cantine umbre: Cantina dei Cini, Fattoria Mani di Luna, Cantina Cenci, Cantina La Spina, Cantina Donini, Cantina Fontesecca, Cantina Riccioni, Cantina Margò che, dopo una prima esperienza comunitaria (Umbria Grida Terra) hanno dato vita a dicembre all’associazione Vignaioli Umbri Resistenti, progetto che prevede lo scambio concreto di sapere, attrezzature e competenze, fondato su principi comuni; canali alternativi di distribuzione, controlli continui e personali di ogni singola fase, dalla coltivazione dei vitigni (essenzialmente umbri) all’assaggio del prodotto finito, tutto per salvaguardare e preservare il territorio umbro e garantire la qualità organolettica dei loro vini.

Tra i tanti vini “resistenti”, presentati quasi “in gruppo”, in un clima di conviviale e leggero, è stato possibile degustare un Grechetto non filtrato della Cantina Margò dal caratteristico aspetto torbido, un Pino Nero da raccolta “notturna” della Cantina Cenci, un Grechetto derivante da tecnica biodinamica della Fattoria Mani di Luna.

La collaborazione costruttiva e la coesione sono la forza di questi vignaioli alternativi, convinti e consapevoli che “l’unione è una risorsa“. Oltre a presentare e fare degustare i propri vini i 100 vignaioli presenti hanno avuto la possibilità di condividere le proprie idee e dimostrare i risultati concreti ottenuti grazie al “coraggio imprenditoriale” che, soprattutto in questo momento di crisi, ha creato nuovi orizzonti e innovative/alternative realtà enologiche.

only wine festival 2015 premioDurante la giornata è stato assegnato il premio per il concorso Smart Wine, riconoscimento ideato dal Corriere dell’Umbria, dedicato alle etichette più rappresentative della propria terra ed espressione di ricerca e innovazione; tale riconoscimento è andato alla Cantina La Volta di Sorbara (Mo) per il Lambrusco spumantizzato, che ha sdoganato l’immagine di questo vino “popolare”, azzardando una lavorazione con metodo classico per la produzione del tipico Lambrusco di Sorbara, conferendo eleganza e pregio espressi in anteprima dalle bottiglie e pienamente confermati al palato. Stesso riconocimento è stato assegnato alla Cantina Sara Meneguz per aver “vestito” le bottiglie del Prosecco frizzante “Nudo”con veri e propri abiti in tessuti naturali (appositamente creati dalla loro designer) scoprendo e rimarcando la naturale concezione del prodotto (basso contenuto di solfiti) e la trasparenza delle tecniche di produzione, giocando sull’immagine e sulla contrapposizione paradossale tra questa e il nome (appunto Nudo).

only wine festival 2015 premio1Queste “donne del vino” che hanno ritirato con orgoglio l’importante e significativo riconoscimento, hanno dimostrato inventiva e una visione innovativa, sottolineando l’importanza che la comunicazione ha assunto anche in questo settore; negli ultimi anni infatti l’attenzione per l’estetica e per il messaggio che il packaging deve trasmettere è cresciuta notevolmente, così come quella per le etichette, che non hanno più il semplice ruolo di informare bensì di raccontare con tono narrativo il vino e la sua storia, in funzione dell’ormai totale impatto sensoriale di questo prodotto, oggi rivolto a ogni tipo di consumatore. E’ importante evidenziare infatti che il premio è stato assegnato da una giuria di consumatori non esperti, che sorvolano l’analisi tecnica , ma che amalgamano tutte le sensazioni suscitate da una particolare bottiglia, dalla vista alla degustazione.

only wine festival 2015 premio2La dinamicità e la spregiudicata indole di questi giovani produttori permetterà al vino italiano di coinvolgere un pubblico sempre più vasto, e radicarsi nella cultura e nella storia di ognuno, conservando un patrimonio culturale enologico e storico ma in continua evoluzione, e le nuove generazioni , come talent scout, avranno l’onere e l’onore di estrapolare dai vitigni tutte le potenzialità ancora inespresse; grazie a Only Wine quindi, questi 100 paladini si sono raccontati, schierati uno di fianco all’altro in full immersion, all’interno di una location (Palazzo Bufalini) addobbata con grondanti grappoli di palloncini, quasi a evocare e ricordare che la loro presenza riuscirà ad innalzare e elevare con la leggerezza del giovane entusiasmo che li contraddistingue, l’immagine e la realtà enologica del paese, conferendo il giusto merito a questo prezioso nettare di cui tutti noi possiamo andare fieri.

Dania Marcelli

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