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Carla La Placa: la passione per il grano antico

Carla La Placa: la passione per il grano antico

Villarosa, provincia di Enna, nell’entroterra siciliana, dove molto spesso i terreni vengono abbandonati dalle nuove generazione, le quali fuggono nelle città in cerca di fortuna, una giovane imprenditrice, Carla La Placa, ha fatto il percorso inverso. Dopo aver vissuto per anni a Catania, decide di trasferirsi in campagna per prendere le redini dell’azienda di famiglia e crea un nuovo business con la coltivazione di grani antichi, tra cui il grano di Timilia, prodotto agricolo che veniva coltivato già dagli antichi Greci.

E’ un grano duro a ciclo corto, molto resistente alla siccità, dal quale si produce una farina con alto valore proteico e basso indice di glutine. Viene utilizzato nella panificazione e anche per la produzione di pasta artigianale, sia secca che fresca, dal sapore deciso che si adatta a sughi corposi e saporiti, tipici della tradizione culinaria siciliana.

Rivolgiamo alcune domande per EventiDOP.com alla dott.sa La Placa:

Nel nostro paese è insolito trovare una donna che si occupa di agricoltura, come è iniziata la sua avventura?
Ho iniziato quando mio padre ha deciso di affidarmi l’azienda agricola di famiglia
Lei è di Catania?
Si sono nata a Catania ma adesso vivo in azienda, nelle campagne della provincia di Enna
Da dove le è venuta l’idea dei grani antichi?
L’idea è arrivata grazie alla conoscenza della stazione sperimentale di granicoltura di Caltagirone, da questo istituto ho ricevuto i primi semi di grano timilia e lenticchia nera di Enna
Noto che c’è grande strategia di marketing e si vede che c’è tanta passione dietro, chi l’aiuta?
Prima di tutto i miei genitori, per quanto riguarda il Marketing me ne occupo personalmente
I vostri clienti chi sono?
Ho diversi tipi di clienti, quelli che acquistano prodotti agricoli sono per lo più persone attente a cibo di qualità, inoltre abbiamo un agriturismo “San Giovannello” i nostri ospiti arrivano da diverse parti del mondo Australia, America, Nord Europa e naturalmente Italiani

Lei riesce ha sfruttare un territorio dal punto di vista agricolo non molto sviluppato spesso i terreni sono abbandonati, lo si nota attraversandolo. Cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse intraprendere il mestiere di agricoltore?

Ho imparato a gestire la terra che mi è stata affidata, non saprei cosa consigliare ad un giovane, a volte consiglierei di scappare da questo mondo pieno di sacrifici e con scarsa retribuzione economica, ma poi mi guardo in torno in questo momento di crisi economica non ci solo molte alternative, mi rendo conto che fare il contadino è un modo per resistere al cambiamento, climatico, economico e quindi consiglio tenacia e perseveranza
Rosanna Campanella

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