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Carpenè Malvolti celebra il premio viticoltori nel segno del Metodo Classico

Carpenè Malvolti celebra il premio viticoltori nel segno del Metodo Classico

Oltre all’annuale Premio Viticoltori consegnato durante la serata, è stata altresì presentata dagli Studenti dell’ITS la ricerca dedicata al Metodo Classico e alla Spumantizzazione di fine Ottocento

E’ stato proprio il Metodo Classico il protagonista del tradizionale incontro conviviale organizzato da Carpenè Malvolti con i propri Viticoltori nonché le Istituzioni Culturali e Sociali. L’appuntamento con i Vignaioli si è tenuto il 23 giugno presso la storica Cantina di Conegliano ed ha rappresentato il momento ideale per offrire ad Istituzioni e Viticoltori anticipazioni sulle nuove determinazioni imprenditoriali e strategiche dell’Impresa.

In particolare, quest’anno l’evento si è sviluppato attorno al “battesimo” del nuovo Metodo Classico, prodotto dal profilo Super Premium, che ispirandosi all’originale innova quella storicità esaltando altresì i valori fondanti del Marchio su cui si è costruito nel tempo l’allure del Brand stesso.

Perché – come Carpenè Malvolti lo testimonia da 148 anni – il futuro è scritto nella storia, basata sul rispetto e la valorizzazione di tutte le componenti valoriali ed economiche del Territorio, asset fondamentale ed imprescindibile del successo imprenditoriale che sin dal 1868 ha permesso all’Azienda di Conegliano di proporsi ed affermarsi quale custode di una grande tradizione nella produzione di Spumanti e Distillati nonché come riferimento per lo sviluppo economico locale.

E, nell’ambito del progetto “Generazioni D.O.C.G“, è stata anche l’occasione per dare meritata evidenza alla ricerca condotta dagli Studenti della Scuola Enologica e della Fondazione ITS – di cui Rosanna Carpenè è Presidente – che ha scientificamente indagato sulla spumantizzazione in Italia a fine Ottocento con particolare riferimento proprio al Metodo Classico.

Tale presentazione, curata dagli allievi Elena Bernardi, Jasmin D’Ambrosio, Steve Dal Bo e Fabio Guadagnin, si inserisce peraltro in una più ampia visione prospettica di valorizzazione del Territorio che da sempre persegue la Carpenè Malvolti insieme all’ITS Cerletti – Prima Scuola Enologica d’Italia fondata da Antonio Carpenè nel 1876 e reduce dai recentissimi festeggiamenti per il 140° anniversario – ed altresì contribuisce a stigmatizzare la proficua collaborazione intercorrente tra Pubblico ed Impresa.

Territorio ed Azienda si incontrano dunque nuovamente nella storica Cantina, alla presenza tra gli altri del Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, del Dirigente Scolastico dell’ITS Cerletti Damiana Tervilli, dei Vignaioli e naturalmente della Famiglia Carpenè che, attraverso Etile Carpenè ha così dichiarato:

“Ci prepariamo a festeggiare tra poco meno di due anni il 150° anniversario dalla fondazione dell’Impresa di Famiglia ed in tale prospettiva stiamo portando avanti importanti determinazioni strategiche volte al raggiungimento di sempre più alte performances su tutti i Mercati.

Il primo passo in tale direzione è la ristrutturazione del sito produttivo per incrementarne l’efficienza, cui si affianca una riorganizzazione della gestione del presidio distributivo, volta a riportare progressivamente il controllo della distribuzione sui principali Mercati Esteri in mano all’Azienda stessa, come già avviene ormai da più mesi per il Mercato Italiano e per la Germania.

Una scelta imprenditoriale ben definita in un contesto economico di forte competitività, compiuta con la convinzione che una strategia sempre più fortemente consumer oriented non possa prescindere dalla gestione diretta di tutte le dinamiche ad essa afferenti, in considerazione peraltro che nella stessa mission la brand equity rappresenti da sempre la radice ed il fine ultimo dell’attività d’Impresa”.

Altro momento atteso ormai da XXI edizioni la consegna del Premio Viticoltori alla migliore selezione di uve dell’annata, scelta da una Commissione giudicante composta dagli stessi Viticoltori.

A ricevere l’ambito premio è stata Pierina Bortoluz di Saccol, distintasi nell’impegno del continuo perseguimento dell’eccellenza qualitativa. 

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