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I cavoli nostri!

I cavoli nostri!

Protagonisti della cucina popolare siciliana, i cavuliceddi (calcelli), appartengono alla famiglia botanica della Crucifere o Brassicacee. In autunno inoltrato si trovano facilmente perché crescono dappertutto.

Sono i cavoli selvatici, che nelle diverse specie erbacee, ancora oggi trovano un largo uso nelle tavole siciliane. Queste delizie vegetali spontanee, inspiegabilmente però, non riescono a trovare spazio nei ristoranti dell’Isola; neanche in quelli che cambiano i menu ad ogni nuova stagione (o semplicemente fanno finta), tantomeno nei locali che professano il km zero (a parole!).

Probabilmente, i cavuliceddi sono snobbati dagli chef per i loro modesti natali e per la facilità con cui crescono. Nelle cittadine siciliane si trovano sulle bancarelle di ambulanti improvvisati e vengono venduti in sacchetti di plastica senza alcun controllo. E’ una verdura versatile, una genuina leccornia che trova impiego in svariate pietanze, sia per la cucina di tutti i giorni, sia per la cucina dei giorni di festa. Dal gusto amaricante, risulta gradevole anche per i profumi che diffonde durante la cottura.

L’abbinamento più gustoso in cui i cavuliceddi riescono ad esprimere tutta la loro delicatezza, è con la salsiccia, ma sono buoni anche con le uova o semplicemente sbollentati e serviti con l’olio extra vergine di oliva. Dopo averli sbollentati e strizzati per eliminare l’acqua di cottura, tagliarli grossolanamente. Farli saltare in padella con dell’aglio e dei pomodori secchi ridotti in pezzetti. Dopo cinque minuti, aggiungere della salsiccia (meglio se liberata dal budello che la racchiudeva) e mescolare il tutto fino a quando la salsiccia sarà cucinata. Servire in tavola con una spolveratina di pepe bianco.

Le papille gustative impazziranno!

Piero Rotolo
pierotolo@tin.it

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