Provereste mai l’esperienza di sedervi a tavola e condividere un pasto con dei perfetti sconosciuti e per di più nella loro casa? O siete più propensi a gustarvi il pasto secondo la classifica formula del ristorante? Negli ultimi tempi, in cui si sente sempre parlare di social, sembra proprio di vivere nell’epoca della “condivisione” reale ma soprattutto virtuale, di esperienze, viaggi, foto, anche solo di uno stato d’animo. Nel caso dell’Home Restaurant si tratta di un elemento legato più di tutti alla convivialità: il cibo.
Lo sviluppo di questo fenomeno sociale, nato nel 2009 a Londra e che si è poi velocemente diffuso anche in Italia, proprio grazie al web e ai social network, si basa sul desiderio del turista e non solo, di entrare in contatto con le vere tradizioni del luogo in cui si trova.
Le vacanze non sono più solo vacanze, ma veri e propri viaggi, alla scoperta di cultura e abitudini di un popolo, e la cucina è senza dubbio un mezzo molto efficace per avvicinare le persone alla storia di un Paese soddisfacendo anche la più piccola curiosità. In questo caso non si tratta più di godersi solo una semplice cena in un ristorante stellato, o in un ristorantino tipico in uno dei meravigliosi angoli che l’Italia ci offre, ma è una vera e propria esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Anche se la diffusione degli Home Restaurant in Italia sembra vedere protagonista ogni città e provincia, la piattaforma più famosa è “Cene Romane” che permette di selezionare la location, il tipo di menù e la fascia di prezzo di un Home Restaurant della capitale. Si può scegliere fra dimore di lusso del centro, o caratteristiche abitazioni di quartieri come quello della Garbatella o Monteverde.
Si tratta di cene, non collettive, e si mangia con gli chef in questo caso anche padroni di casa, che vi spiegheranno la storia dei loro piatti, il modo in cui sono stati preparati, la provenienza degli ingredienti, ma racconteranno anche di usanze e abitudini, aneddoti, e sarete per loro dei veri e propri ospiti.
Tutti gli chef devono essere in possesso solo della certificazione per la manipolazione e somministrazione degli alimenti, e le abitazioni sono accuratamente selezionate. Gli Home Restaurant possono essere da pochi o tanti coperti ed è un’esperienza accessibile per tutti sia in termini economici che per le diverse esigenze che ognuno di noi può avere.
Si tratta di una nuova possibilità che viene data agli appassionati di cucina di aprire una propria attività con un investimento minimo, e per gli ospiti di sperimentare un nuovo modo di convivialità. Si tratta di nuova esperienza di conoscenza del cibo, della cultura e di nuove persone.
Principalmente chi apre un Home Restaurant è un appassionato di cucina che riesce a trasformare il suo hobby in una gratificante occupazione, e di certo costituiscono un’alternativa ai classici ristoranti, ma non facendone dei concorrenti, proprio perché chi apre un Home Restaurant è un ristoratore a livello amatoriale e non professionale.
Laura Pomati
laura.pomati@gmail.com
