Giovane, laureato o diplomato, esperto di prodotto, trentino. Potrebbe essere l’identikit del mastro distillatore 3.0, quello del futuro. Se infatti la Grappa del Trentino, uno dei distillati più antichi al mondo, vanta tradizioni e storia secolari, oggi sono i giovani a fare la differenza e a tornare in distilleria per portare avanti un mestiere certo non facile, ma che sta riscoprendo un grande fascino, soprattutto anche grazie alla specializzazione che possono offrire le scuole superiori e università. E’ quanto emerge da una recente analisi che l’Istituto Tutela Grappa del Trentino ha compiuto sui propri associati, 28 di cui 21 distillatori diretti, il resto imbottigliatori. «Non ci stupisce molto il dato in realtà – commenta il presidente dell’Istituto, Beppe Bertagnolli – perché negli ultimi anni abbiamo assistito da una parte a un graduale ritorno in azienda di giovani leve, dall’altro una richiesta di lavoro sempre maggiore da parte di giovani diplomati o addirittura laureati in discipline enologiche e chimiche, pronti a mettersi alla prova all’interno delle nostre distillerie».
L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 28 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.