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La Bella di Cerignola

La Bella di Cerignola

La Bella di Cerignola è prodotto tipico della Puglia, una cultivar di olivo da tavola, coltivata in un ristretto areale della provincia di Foggia, in gran parte concentrato nel territorio comunale di Cerignola, da cui deriva il nome. E’ un prodotto a Denominazione d’Origine Protetta: questo significa che è garantita, per i suoi tratti distintivi e per il suo legame con la zona di origine, da un sistema di norme dell’Unione Europea volte a tutelare allo stesso tempo i consumatori e i produttori. I frutti, raccolti tradizionalmente nel mese di ottobre, hanno generalmente un calibro molto grande, raggiungendo in alcuni casi i 18 grammi di peso.

La “Bella”, con la sua tipica forma a susina, è indubbiamente una delle più conosciute ed affermate olive da tavola nel mondo. La cultivar, attualmente iscritta allo schedario olivicolo italiano, è un ecotipo derivato da una mutazione della cultivar Oliva di Cerignola.

La coltivazione di questa varietà multiclonale, diffusa nel Tavoliere di Capitanata, risalirebbe al Quattrocento, a seguito dell’introduzione, da parte degli Aragonesi, di ecotipi provenienti dalla Spagna, ma secondo altre fonti avrebbe un’origine più antica e sarebbe una varietà autoctona derivata dalla Orchites, coltivata dai Romani. Oliva dalla pezzatura gigante di colore nero coltivata in Puglia. Le olive Bella di Cerignola, dalla pezzatura gigante, coltivate in Puglia spesso vengono denominate olive Bella di Puglia o Bella di Daunia, secondo l’antico nome attribuito dai Romani e la loro raccolta viene ancora oggi effettuata a mano.

La Bella di Cerignola, ottenuta dalla selezione clonale del tipo mutante, presenta caratteri merceologici più stabili e ritenuti migliorativi. L’influenza delle condizioni pedoclimatiche sulle proprietà merceologiche del prodotto finale, fa sì che le olive ottenute dalla trasformazione di produzioni locali circoscritte all’areale di origine e nel rispetto dello specifico disciplinare di produzione siano tutelate dal marchio DOP “La Bella della Daunia“.

Pianta di media altezza e vigoria con chioma mediamente folta; ha branche assurgenti e rami fruttiferi penduli. Tra l’altro è sensibile anche alla carie ed alla tignola. L’entrata in produzione e precoce, la fioritura è tardiva. Il frutto, dalla produzione media e alternante, è caratterizzato da una pezzatura grande, polpa consistente e fibrosa, dalla resa molto elevata (70-85%). Le drupe, dopo essere trattate con soda e risciacquate, di solito vengono conservate sotto salamoia. La raccolta di solito si effettua dopo la metà di ottobre.

L’oliva di Cerignola in salamoia ha un gusto delicato e la polpa carnosa ma la cosa che più colpisce sono le sue dimensioni che la rendono secondo alcuni l’oliva più grande al mondo. Buona e sana, facilmente digeribile, estremamente ricca dal punto di vista nutrizionale perchè, ricca di vitamine e sali minerali, adatta ad ogni età e in ogni situazione, una carica di pronta energia utile per tutti.

Quindi, da servire come stuzzichino con un cocktail, è ottima anche da sola come snack, perfetta per aperitivi o associata ad antipasti di formaggi. Può essere anche un delicato e succoso accompagnamento per antipasti, magari con i tipici “scaldatelli” foggiani o le focacce pugliesi.

Patrizia D’Amico

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