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La Puglia: emozionanti vini da una straordinaria terra

La Puglia: emozionanti vini da una straordinaria terra

Puglia, regione del sole e dalle incantevoli spiagge, dove la natura riesce a dare emozioni ogni giorno a l’uomo che la visita e la vive.

In questa terra, oltre alla coltivazione dell’ulivo che plasma il paesaggio quasi in ogni dove, anche la vite ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, portando man mano negli anni la produzione di vino a livelli notevoli.

Sin dai tempi antichi l’uomo riusci a capire il potenziale di questa terra, dove i primi colonizzatori greci diedero il via alla coltivazione della vite, utilizzando il sistema ad alberello come sistema di impianto del vigneto.

Il successivo arrivo dei romani ampliò le tecniche degli ellenici, aumentando le coltivazioni e sopratutto fecero partire il vero e proprio commercio per l’Italia e il resto dell’impero grazie all’antico porto di Taranto.

I vini prodotti arrivarono a Roma e sulle tavole dei romani la fecero da padroni con le loro doti di bontà, tanto da essere nominati nelle opere di scrittori come Plinio il vecchio e Orazio, che ne lodarono i colori, profumi e sapori.

L’inizio fu buono ma la decadenza dell’impero ha portò a un rallentamento della viticoltura che solo grazie al lavoro dei monaci che in epoca medioevale furono in grado di mantenere in vita questo settore.

I bei tempi sembrano essere tornati all’epoca di Dante che in alcuni suoi versi descrive la Puglia “Terra sitibonda dove il sole si fa vino“.

Federico II fa piantare molte viti nella Tenuta di Castel del Monte, dove la viticoltura riparte e la produzione torna a valori importanti.

Nel 1362 Giovanna d’Angiò firma una legge che vieta l’ingresso nel territorio pugliese di vino prodotto da altre terre, utilissimo provvedimento di salvaguardia del vino prodotto.

In epoca rinascimentale le corti d’Italia e d’Europa amano i vini pugliesi, grazie anche all’opera scritta da Andrea Bacci, che in “De naturali vinorum historia” spiega a tutti che nelle zone di Brindisi, Lecce e Bari si hanno vini di ottima qualità, mentre nelle zone di Foggia e del Gargano i vini hanno media forza e sono più longevi.

negramaroLa gamma di vini prodotti in questa regione è molto ampia e di qualità elevata. Il nostro percorso è bello iniziarlo dal Negroamaro del Salento vino conosciuto e apprezzato in Italia e non solo.

Negroamaro del Salento Conti Zecca, rosso rubino concentrato, aromi di more, vaniglia e lieve speziatura, dotato di buona acidità, perfetto con della carne di maiale alla brace.

Leone de Castris un istituzione nella regione oltre ad essere la prima azienda a realizzare un grande rosato, il Five Roses, produce anche l’Elo Veni, realizzato con uve negroamaro al 100%, un colore rosso che tende la granato con l’invecchiamento, frutta e fiori rossi in armonia fra loro, ciliegie su tutti, un buon tannino,  abbinamento ideale con carne di manzo.

Tenute Albano Carrisi, un grande cantante e un grande produttore di vino, con risultati eccellenti, con un blend di uve negroamaro al 50% e primitivo al 50%,  nasce il Platone vino di punta, un bel colore rosso con sfumature granato ,profumi complessi e variegati amarene, rose, erbe aromatiche, equilibrato in tutte le sue sfumature, 10 mesi in barrique per raggiungere la perfezione, su un filetto matrimonio perfetto.

Proprietà dei Marchesi Antinori che con Tormaresca in Puglia portano tutta la loro tradizione nel mondo del vino, diventando negli anni un grande realtà del sud Italia, ottimo il Masseria Maime, uve negroamaro al 100%, un rubino intenso, spezie, aromi fruttati, rose rosse, chiodi di garofano, passaggio in barrique, top con selvaggina e carni di maiale.

Azienda Rivera, altra grande realtà del patrimonio pugliese, ottimo il suo Primitivo del Salento, vitigno autoctono un colore rosso tendente al viola, aromi fruttati, su tutti le more e i frutti di bosco, buona la struttura complessiva, un bel piatto di salumi e formaggi connubio perfetto.

primitivo-di-manduriaArmonioso il Primitivo di Manduria Rubinum 14 di Cantine Soloperto, un intenso rosso rubino, frutta rossa matura, spezie, uve raccolte in piena maturazione, da gustare anche da solo senza particolari abbinamenti.

Il territorio è ricco e pieno di produzioni di qualità, non solo  con gli autoctoni e con i vini rossi, sono presenti buoni rosati e bianchi che sono dello stesso livello dei loro fratelli rossi.

Noto e’ il Rosa del Golfo, dell’omonima Azienda Rosa del Golfo, realizzato con uve negroamaro al 100%, un colore rubino, lamponi, piccoli frutti di bosco, un floreale gradevole e non troppo invadente, pasta con il pesce piacevole piatto da mangiare con questo vino.

Sempre dell’Azienda Carrisi, il bianco Don Carmelo, uve chardonnay al 100 %, un colore giallo con riflessi verdi, erbe aromatiche, frutta esotica, buona sapidità e mineralità, pesce al forno con patate.

I vitigni internazionali come lo chardonnay e il sauvignon anche in questa regione danno egregi risultati adattandosi bene all’ambiente e ai terreni pugliesi.

Puglia, una terra che da serbatoio d’Italia si è elevata a regione produttrice di grandi vini, ulivo e vite si uniscono insieme in queste terre, sapienza greca e romana di anni passati, il mare e il vento conferiscono a uva e olive aromi e sostanze uniche, terra da scoprire, vino e olio da amare ogni volta che si ha la possibilità di averlo sulle nostre tavole.

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