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La Quarantina bianca genovese

La Quarantina bianca genovese

Questa particolare specie di patata deriva per mutazione dalla Quarantina prugnona, geneticamente meno stabile. La Quarantina bianca genovese è la più nota, per diffusione e bontà, tra le patate tradizionali della montagna genovese. Le testimonianze sulla sua origine rimandano fino agli anni 1880, ma le sue caratteristiche corrispondono a quelle di una varietà conosciuta già a fine settecento, quando iniziò la coltivazione della patata in Liguria.

Si ritrova a valle Fontanabuona, val d’Aveto, alta valle Scrivia, valle Stura, altopiano di Marcarolo, alta val Trebbia, in alta val Borbera e nelle zone di Sélvola e Santa Maria del Taro. La patata Quarantina è una varietà semiprecoce, di media conservabilità, adatta ai terreni sabbiosi di montagna; i tuberi sono tondeggianti e irregolari, con gemme medio-profonde che variano dal rosa al violetto, il colore della buccia è chiaro, la pasta è bianco tenue, di tessitura fine e compatta, i fiori sono bianchi.

Questa patata era coltivata in tutto l’entroterra di Genova e del Tigullio, era nota con diversi nomi locali fra i quali i più comuni erano: Bianca di Torriglia, Bianca di Montoggio, Bianca di Reppia o, più diffusamente, Quarantina.

Il recupero della Quarantina è iniziato nel 1996 quando la varietà, ormai degenerata e poco produttiva, veniva prodotta da poche decine di coltivatori, solo per uso domestico ed era ormai sul punto di scomparire. Dopo due anni di preparazione, il 13 aprile 2000 è nato il Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese e delle patate tradizionali della Montagna Genovese, con l’obiettivo di controllare, promuovere, assistere e difendere la produzione e la diffusione delle varietà nostrane di patata (prima fra tutte la Quarantina bianca Genovese), vigilando sull’osservanza delle norme previste dallo statuto, dai regolamenti interni e dai disciplinari di produzione.

Il Consorzio è aperto agli agricoltori dell’area tutelata (la provincia di Genova e la fascia montana omogenea immediatamente confinante) che si impegnano a rispettare con lealtà il disciplinare di produzione; possono aderire, come affiliati, anche i ristoranti e gli esercizi commerciali che scelgono di cucinare e vendere le patate del Consorzio.

Il termine quarantina si riferisce comunemente alle varietà più adatte ai cicli colturali brevi a cui si aggiunge bianca per il colore della pasta. Tale varietà offre una moltitudine di sinonimi: Quarantina Genovese, Bianca di Montoggio, Bianca di Torriglia, Bianca di Rovegno, Bianca di Reppia, Bianca Nostrana.

Viene utilizzata in cucina per accompagnare alcuni tipi di cibo, dai primi piatti come le trenette al pesto avvantaggiato, ai piatti a base di carne come trippe o di pesce, come lo stoccafisso, in tal caso occorre servirlo cucinata in umido. Il suo sapore viene maggiormente evidenziato se nella cottura a vapore si conserva la buccia.

Sagre e fiere:
  • Roccatagliata (valle Fontanabuona), penultima domenica di agosto: Sagra della patata;
  • Cosola (val Borbera), prima domenica di settembre: Festa della Quarantina;
  • Scoffera (val Bisagno), seconda domenica di settembre: Festival della Cannellina Nera;
  • Santo Stefano d’Aveto (val d’Aveto), ultima domenica di settembre: Fiera dell’Agricoltura;
  • Rovegno (val Trebbia), prima domenica di ottobre: Sagra della patata e festa della Quarantina;
  • Torriglia (val Trebbia), 25-26 ottobre: Esposizione delle patate del mondo / World Potato Exhibition.
Chef Stefano Martinengo

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