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L’importanza della prima colazione. Come prepararla, tipologie, usi, costumi e tradizioni – 3^ parte

L’importanza della prima colazione. Come prepararla, tipologie, usi, costumi e tradizioni – 3^ parte

LE UOVA A COLAZIONE
Le uova sono, insieme alla carne, uno degli alimenti più bistrattati e demonizzati degli ultimi 50 anni: troppo ricche di colesterolo, piene di grassi saturi, allergizzanti, acidificanti e chi più ne ha più ne metta. Fortunatamente, le contestazioni salutistiche sono state ampiamente smentite: le uova non contribuiscono ad aumentare il colesterolo ematico, né causano rischi per la salute.

Detto questo, le notizie riguardanti la sicurezza delle uova non sono tra le più tranquillizzanti: tanto per fare un esempio, l’allarme alla diossina è certamente sfiduciante. Per questo motivo è bene evitare il consumo di uova da allevamento intensivo, preferendo quelle biologiche a filiera corta o direttamente del contadino; oltretutto, l’alimentazione e i comfort di vita delle galline lasciate libere di razzolare sono ben diversi rispetto alle condizioni stressogene delle galline da allevamento intensivo, e questo si riflette sui valori nutrizionali delle uova da esse deposte.

Alternate ad altre tipologie di prima colazione sono certamente consigliabili a tutti, celiaci o non celiaci. Attenzione solo a persone allergiche alle proteine dell’albume o che hanno subito un’asportazione della colecisti: in questo caso sono un alimento sconsigliato.

Come consumare le uova? Il metodo di cottura migliore è sicuramente quello breve, senza frittura, che permette una cottura uniforme dell’albume lasciando però il tuorlo morbido: ad esempio uova al tegamino, alla coque o in camicia; in questo modo avremo una colazione energetica e perfettamente digeribile. L’uovo sodo, fritto o strapazzato comporta un impegno digestivo ed epatico più complesso: è bene valutarne la tollerabilità individuale, senza far sì che una digestione troppo protratta e lenta comporti sonnolenza e letargia.

Le uova al mattino possono essere affiancate da frutta fresca ed eventualmente crackers gluten-free fatti semplicemente con acqua, sale e farina di riso.

Un’alternativa più gustosa possono essere i finti-paleo-pancake, amati da chi segue un’alimentazione stile paleo ma adattabili anche ad una dieta più ortodossa; questi pancake non prevedono l’uso di farina da cereali né di latte: andremo semplicemente a sbattere un paio di uova con un pizzico di sale, un cucchiaio abbondante di farina di cocco (o di mandorle), un cucchiaio di miele non pastorizzato, un dito d’acqua (o latte di riso) e a piacere cacao e cannella. Da cuocere come una pancake-frittata in tegame antiaderente con un poco di burro chiarificato (ossia privato di lattosio) o olio extravergine, e da servire con frutta fresca e/o miele.

I CEREALI A COLAZIONE
cereali-breakfast-hotelDal momento che esistono cereali naturalmente privi di glutine, perché non sfruttarli al posto dei costosissimi prodotti gluten-free che si comprano addirittura in farmacia?

Fette biscottate, farine, pane, biscotti e farinacei per celiaci sono sì privi di glutine, ma purtroppo ricchi di tanti altri ingredienti non salutari che mimano l’effetto del glutine stesso. Nell’industria alimentare il glutine è importante a dare coesione al prodotto, oltre che a garantirne una valida lievitazione: produrre pane da farina di riso è difficilissimo proprio perché il riso è un cereale senza glutine. Nei prodotti per celiaci l’assenza di glutine viene compensata da diversi altri ingredienti, principalmente grassi (mono e digliceridi degli acidi grassi), ma anche albume in polvere e ogni sorta di addensanti: leggete le etichette!

Tornando alla colazione, i cereali senza glutine sono riso, miglio, grano saraceno, quinoa e amaranto. Perché non li sfruttiamo per preparare gustose creme cotte in acqua o in latte di riso, abbinandole poi a ingredienti a nostra discrezione? Potremo aggiungere frutta secca per bilanciare il carico glicemico, oltre che cacao o cioccolato fondente, uvetta, miele o malto d’orzo, frutta fresca, cocco in scaglie… Insaporiamo poi con cannella o zenzero o vaniglia.

Ad esempio, la sera cuociamo del riso in latte di riso o di mandorla (usiamo la proporzione una parte di cereale per due parti e mezzo di liquido); non prolunghiamo la cottura fino a completo assorbimento, cosicché il composto risulti più cremoso a mo’ di risolat. Mettiamo in una ciotola, mescoliamo con mandorle o noci o nocciole tritate grossolanamente, un cucchiaino di uvetta, cioccolato in scaglie o un cucchiaio di cocco tritato; copriamo e andiamo a dormire. Il mattino successivo non dovremo far altro che accompagnare questo budinetto a della frutta fresca. Ovviamente possiamo usare al posto del riso un qualsiasi altro cereale senza glutine.

dolci-senza-glutineI DOLCI SENZA GLUTINE
Benché non siano sempre consigliabili a colazione per via dell’elevato contenuto di zuccheri e dell’alto carico glicemico, potremmo trovare compromessi per “dolci non troppo dolci senza glutine”.

Ad esempio, biscotti, oppure il castagnaccio toscano o delle crepes fatte con farina di castagne o di ceci. E’ anche possibile proporre torte fatte con farina di mandorle o di cocco, e prive di farina di cereali: in questo caso dovremo stare attenti a montare a lungo le uova per far sì che il nostro dolce non venga basso in assenza di lievito chimico (inutile aggiungerlo se la torta è priva di farina di cereali).

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