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”Non fare autogol”: la prevenzione passa per lo sport

”Non fare autogol”: la prevenzione passa per lo sport

Si è svolta a Parma lo scorso mercoledì 13 maggio presso l’Istituto “Melloni” la dodicesima tappa del progetto dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM)Non fare autogol”. La campagna, giunta alla quarta edizione, porta in cattedra per un giorno oncologi e calciatori a insegnare ai giovani e soprattutto giovanissimi la prevenzione.

L’importante iniziativa è sostenuta dalla Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI e affronta seriamente il problema dell’abuso del consumo di alcol tra gli adolescenti emiliani, tennedo conto di quanto accade anche nel resto d’Italia. Il fenomeno vede un crescente aumento del binge drinking (l’abbuffata alcolica) che cresce con l’aumento dell’età anagrafica dei consumatori. La percentuale di giovani che asserisce di essersi ubriacata due o più volte nella propria vita passa da circa l’1% per gli 11enni al 15% per i 15enni e questi ultimi affermano (1 su 3) di bere alcolici almeno una volta la settimana.

Una statistica inquietante, in quanto una quantità ingerita di 50 grammi di alcol al giorno rischiano di aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago ed è ormai accertato che oltre il 30% delle neoplasie è direttamente collegato a un abuso di alcol.

Ben vengano quindi le iniziative simili a quella svolta a Parma che diventa indispensabile per sensibilizzazione i giovani a condurre uno stile di vita sano, in questo caso con la testimonianza e la collaborazione dei campioni dello sport.

Questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, promosso da AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. All’Istituto “Melloni” di Parma, l’allenatore gialloblu Roberto Donadoni ha affermato “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Divertimento non fa rima con bere, come pensano ormai i giovani di oggi”.

Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – hanno poi sottolineato il prof. Carmine Pinto, Presidente nazionale AIOM e Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia e il dott. Francesco Leonardi, oncologo entrambi operativi presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di ParmaL’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei casi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.

Non fare autogol” utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute; un progetto che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio Tour della prevenzione in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it.

Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+26%) rispetto al Sud: in Emilia Romagna nel 2010 si sono registrati 21.221 nuovi casi di tumore con 9.361 decessi – hanno aggiunto il prof. Pinto e il dott. Leonardi – Nel 2014, in Italia, si sono registrati 365.500 nuovi casi (erano 366.000 nel 2013) e le percentuali di guarigione sono in miglioramento: il 63% delle donne e il 57% degli uomini sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, alla maggiore efficacia delle terapie e ai progetti di sensibilizzazione”.

Tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A, posso collegarsi alla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol), al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) e al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.

Dare spazio a questi progetti per fare in modo che raggiungano il più possibile i giovani e renderli consapevoli dei rischi a cui vanno incontro, è un compito che la stampa a ogni livello deve portare avanti. Ma non solo i mezzi d’informazione devono farlo.

La prevenzione nasce prima di tutto dalla famiglia, poi dalle Istituzioni, dalla scuola, dalla società in cui viviamo. Degustare prodotti di qualità, anche se alcolici, facendolo con la testa e nel modo giusto è possibile, e abbiamo tutta la vita per farlo, ma dobbiamo per forza iniziare da giovanissimi, alla ricerca dello “sballo” per dimostrare (poi a chi?) di essere fichissimi, di non voler apparire debole rispetto al gruppo perché evitiamo di consumare alcol in discoteca in modo sconsiderato?

Chi ha la testa la usi per primo… abbiamo l’abitudine di contare gli incidenti e le vittime di quelli accaduti il fine settimana a causa dell’eccessivo consumo di alcol. Mi piacere iniziare a contare i vivi.

Ennio Baccianella

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