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E’ finita l’attesa: ritorna Sapeur e Forli’ Wine Festival

E’ finita l’attesa: ritorna Sapeur e Forli’ Wine Festival

Tre giorni tra i sapori e i profumi della migliore gastronomia regionale italiana, quella che non si trova al supermercato ed è prodotta in piccoli contesti dove le parole d’ordine sono autenticità e passione. Il nuovo anno inizia all’insegna del cibo di qualità con la 13^ edizione di Sapeur, la fiera del prodotto tipico e genuino, dedicata alle tradizioni culinarie delle regioni di tutt’Italia. Da venerdì 22 fino a domenica 24 gennaio 2016 i padiglioni fieristici di Forlì si trasformeranno in uno sconfinato “Eden” per i buongustai, grazie alla presenza di oltre 200 espositori provenienti da tutto il territorio nazionale, che ormai da anni scommettono sulla grande manifestazione forlivese organizzata e allestita da Romagna Fiere.

E dal momento che non si mangia bene senza bere bene, per il secondo anno consecutivo quest’appetitoso “Giro d’Italia del gusto” si abbina ad una kermesse pensata per il “re” delle tavole degli italiani, vale a dire il vino. Un intero padiglione del quartiere fieristico ospita il Forlì Wine Festival, il salone dedicato alle migliori etichette dell’Emilia-Romagna, ma anche delle Marche e della Toscana.

Sapeur è prima di tutto un grande mercato dove si incontrano produttori, consumatori e operatori del settore. Tra gli stand è possibile conoscere, degustare e scegliere tra centinaia di prodotti di qualità certificati con marchi Doc, Dop, Docg, Igt, Igp e presidi Slow Food, a prezzi di assoluta convenienza. Un’offerta, tra l’altro, ben difficilmente reperibile al supermercato e nei negozi al dettaglio di generi alimentari. E’ questo che ogni anno decreta la riuscita dell’evento fieristico: sono circa 40.000 le persone che hanno visitato l’edizione 2015 di Sapeur, un successo ormai consolidato che si fonda su ingredienti tanto semplici quanto preziosi, come in ogni ricetta che si convenga. Sapeur punta sull’eccellenza, dona slancio alle micro-economie locali, offre ai visitatori una straordinaria varietà di assaggi e curiosità e non si limita solo al prodotto finito, ma soddisfa l’esigenza di un pubblico ormai largamente esperto di conoscere i processi produttivi, attraverso corsi, laboratori didattici e focus tematici. Una “filosofia” che non a caso ha saputo guadagnarsi patrocini e collaborazioni che ne sanciscono ulteriormente il valore: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Confcommercio e Unindustria Forlì-Cesena, Unione Cuochi Emilia-Romagna, Federalberghi di Forlì e dell’Emilia-Romagna, Enoteca Regionale, Consorzio Vini di Romagna, Adac, Amira, Adam e Associazione Italiana Sommelier.

Per dare la possibilità a ogni tipo di pubblico di curiosare con tutta calma e fare i propri acquisti con l’attenzione che si deve ad un prodotto che non è semplicemente da mangiare, ma anche da conoscere, contestualizzare, cucinare e abbinare, Sapeur prevede l’apertura serale fino alle 22,30 (domenica chiusura anticipata alle 20). Nella giornata di venerdì, infine, chi desidera evitare gli orari di maggior affluenza del weekend può entrare con un biglietto unico scontato a soli 2 euro a persona. Gli orari di apertura estesi permettono così anche di godersi i diversi eventi collaterali che anche quest’anno arricchiscono Sapeur e Forlì Wine Festival.

FORLI’ WINE FESTIVAL – Forlì Wine Festival, che giunge alla seconda edizione, è il salone specializzato del settore enologico, realizzato con la collaborazione dei sommelier dell’AIS Romagna. Saranno loro, attraverso laboratori didattici a tema, workshop, degustazioni, incontri con esperti del settore, i principali animatori della manifestazione. In totale, parteciperanno oltre 50 cantine di Emilia-Romagna, Marche e Toscana, con più di cento varietà di vini a disposizione. Ai visitatori verranno proposte degustazioni verticali e comparazioni fra le migliori etichette per mettere in evidenza la storia di ogni bottiglia, dei territori e degli uomini che la producono, per condividere insieme le emozioni che esse trasmettono.

SAPERI E SAPORI DELLA ROMAGNA – Ricette, tecniche e “trucchetti” della cucina di una volta, per scoprire cosa c’è dietro il prodotto finito, per conoscerlo nei suoi ingredienti e riuscire così ad apprezzarlo in tutte le sue “sfumature”. Si pone questo scopo l’ARVAR (Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole), la cui opera è finalizzata alla conservazione e alla divulgazione delle tradizioni agricole locali, affiancata dall’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Forlimpopoli e dalla Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Cesenatico (IAL). Grazie al loro impegno, Sapeur propone un articolato programma di laboratori didattici e di cucina, animazioni e degustazioni rivolti a scolaresche e visitatori, a cura di appassionati allevatori-custodi e cuochi della biodiversità locale. Si potranno così conoscere le ricette tradizionali per realizzare i classici dolci della nonna, dalla piadina dolce alle varie versioni di ciambella, così come scoprire le tecniche del formaggio fatto in casa e quelle dell’arte norcina per ciccioli, salami e cotechini, e tanto altro.

PADIGLIONE DELLA CULTURA ROMAGNOLA – L’Eco-museo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo anche in questa 13° edizione, dopo il successo degli scorsi anni, riporta a Sapeur il fascino del Padiglione della Cultura Romagnola, uno spazio in cui riscoprire l’artigianato etnico romagnolo e quanto esso ha saputo produrre plasmando la natura nel corso delle generazioni. Nella “borgata che lavora” si potrà ammirare la corte rurale, il vecchio mercato, la cucina, la cantina, le botteghe dei terracottai, dei mosaicisti, degli scultori e dei mestieranti del legno. Un piccolo universo fatto di stimoli e curiosità per “cibare la mente”, che ben si abbina ai prodotti di alta qualità presenti nell’adiacente mercato per “cibare lo stomaco”. In mostra anche una Natività molto creativa, che recupera un’antica usanza locale, quando non erano disponibili le statuine: “Il Presepe di patate con le carte da briscola”.

CORSI PER IDROSOMMELIER – Chi ha detto che l’acqua è tutta uguale? Come il vino anche l’acqua ha i suoi sommelier, che degustano, assaporano e abbinano le diverse etichette di “minerale”. In occasione di Sapeur 2016 sarà possibile avvicinarsi a un mondo ai più sconosciuto, quello degli idrosommelier, vale a dire i degustatori di acqua. L’ADAM, l’Associazione Degustatori Acque Minerali, che ha la propria sede a Rimini, organizza durante la manifestazione fieristica corsi di primo e secondo livello per idrosommelier, finalizzati all’abbinamento cibo-acqua naturale a tavola.

COOKING SHOW E “MANINE IN PASTA” – “Manine in Pasta” è la novità che la tredicesima edizione di Sapeur dedica ai più piccoli. Si tratta di un percorso pensato per i bambini, che dagli ingredienti di base arrivano a cucinare, ed infine a degustare, un piatto per il quale di solito vanno matti: la pizza. L’iniziativa è promossa da “Italia Marchio D.O.P.”, certificato di qualità di Italia Food. I bambini potranno tramutarsi in piccoli chef imparando dai “maestri” come preparare e realizzare con le proprie mani una pizza ricca di ingredienti gustosi e assolutamente genuini, apprendendo divertendosi.

L’ARTE DEL FLAMBAGE CON “SUPER MAITRE” – Altra novità 2016 è la collaborazione con la sezione della Romagna di AMIRA, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che animerà l’esibizione del “Super Maître”, proponendo al pubblico la peculiare preparazione di crepes alla lampada e altre pietanze a base di frutta con la caratteristica tecnica della cucina flambé. Oggi come nella Belle Époque, quando fu creata, questa tecnica resta un’arte scenografica e di grande impatto. La cottura in sala, davanti al cliente, culmina nel flambage, la classica fiammeggiata durante o al termine della cottura. La manifestazione fieristica propone in questo caso una rassegna di dimostrazioni di alto livello e suggestione.

DAL GRANTURCO ALLA FARINA – La lavorazione del granturco sarà al centro di un percorso dimostrativo a cura degli “Amici della stadera” di Forlì. Grazie al sodalizio intitolato alla tradizionale bilancia del mondo agricolo, si potranno ammirare in funzione gli attrezzi utilizzati un tempo dai contadini per ottenere la farina di granturco. I visitatori assisteranno alla sgranatura delle pannocchie e alla macinazione dei chicchi di mais. Un modo coinvolgente per conoscere l’antico ciclo di lavorazione del mais, dalla semina alla raccolta, dalla farina gialla – ingrediente unico e prezioso – alla polenta, cibo povero che ha sfamato intere generazioni. “Gli amici della stadera” è un gruppo di conoscenti, fondato da Pino Pondi, che condivide la passione di collezionare attrezzi relativi alla civiltà contadina. Si propone di tramandare l’antica cultura contadina attraverso mostre, didattica, documentazione e scenografie.

Ufficio stampa – Fabio Campanella – 349 8430301

INFORMAZIONI
ORARI: venerdì 22 e sabato 23 gennaio 10.00 – 22.30; domenica 24 gennaio: 10.00 – 20.00
PREZZI: venerdì biglietto unico € 2,00; sabato e domenica biglietto intero € 7,00 (Ridotto € 5,00 con coupon scaricabile dal sito www.sapeur.it); gratis bambini fino a 12 anni
DEGUSTAZIONI: degustazione vini biglietto € 8,00

Redazione EventiDOP.com

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