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Anteprima Chianti 2015 tra storia e tradizione

Anteprima Chianti 2015 tra storia e tradizione

A volte Firenze è capace di stupirti, con delle sorprese che lasciano senza parole anche una persona che ha passato la vita, tra i suoi maestosi monumenti e le sue stradine. Nell’area delle Cascine sorge l’Ex Manifattura Tabacchi, un incredibile complesso di edifici costruito negli anni ’30 dal Monopolio di Stato, dove il giorno di San Valentino è stata presentata la quarta edizione dell’anteprima del Chianti e io, da buon toscano, non potevo mancare.

Addentrandosi tra le maestose colonne di cemento, si rimanere sorpresi dai cavalli in resina che sembrano partire al galoppo, ammirare le ciminiere in rame ossidato dal tempo e sentire intorno a se ancora l’aria pregna di lavoro e fatica, lascia a bocca aperta. Ma se dietro un drappo rosso si sono raggruppati i produttori del Chianti per presentare le loro anteprime, per un fiorentino come me, cresciuto a pane, vino e zucchero, è il più bel regalo che li si possa fare.

Quando Edo Beconcini ti guarda con gli occhi sognanti perché hai capito che il suo Chianti riserva contiene una piccola parte di uva corvina oppure lo vedi riempirsi di gioia per un complimento al suo vino che per lui è come un figlio, la memoria ti corre alle colline morbide di San Miniato e alle vigne curate in ogni dettaglio. Tra questi bancali di legno ti può anche capitare la fortuna di conoscere l’enologo della fattoria Fazzuoli: Marco Mocali, che ti parlerà con amore del suo Chianti senza solfiti e ti farà degustare il Chianti Riserva in cui compariranno al naso e alla bocca uve antiche come il foglia tonda o il pungitello.

Mentre ci si sposta tra le sale monumentali e si passa accanto alle gigantesche colonne rifinite con sbalzi di rame, ci si può fermare a parlare con Giulia della Fattoria Camperchi che ti parlerà delle vallate e dei boschi che circondano il suo luogo di lavoro, ti racconterà minuziosamente del Chianti Sasso Lupaio e vedrai nei suo occhi le vigne di San Giovese, i boschi e l’amore per queste terre e i suoi prodotti.

Addentrandosi fino all’ultima sala è possibile incontrare lo stand di San Michele a Torri, una maestosa azienda di 370 ettari di cui 70 a vino che vanta la produzione biologica dal ’93. Qui Jessica ti narrerà del Chianti Riserva San Giovese in purezza e le vedrai comparire sul suo viso un sorriso, quando ti accorgerai del tannino morbido e centrale.

Questa manifestazione non parla semplicemente di un prodotto, parla di storia, di una tradizione più antica del nostro mondo, di amore e fatica……..tutto questo è il Chianti.

Guido Mori

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