Tu sei qui

Il “Gusto della Vita” e il suo risotto con le seppie

Il “Gusto della Vita” e il suo risotto con le seppie

La loro storia sembra uscita pari pari da un film romantico. Dhian Singh, originario dell’India, lascia la sua terra natale all’età di sedici anni per cercare fortuna in Europa. Arrivato in Germania inizia a lavorare duramente per sopravvivere, ma la sua passione per la cucina lo porta a ottenere un lavoro come lavapiatti in uno dei migliori ristoranti di Francoforte. Qui, dopo essersi meritato il passaggio all’ onore dei fornelli, Dhian incontra Elena Picchiotini da Seregno (MB), la donna della sua vita. Cupido fa il suo lavoro e, con l’amore, arriva prima il fidanzamento e poi il matrimonio. Ma il destino chiama Elena in Italia e Dhian la segue, portando la sua passione per la cucina presso il Derby Grill di Monza, dove perfeziona la tecnica sotto la guida dei fratelli Nardi, professionisti di fama mondiale e titolari dell’Hotel de la Ville.

Dopo tre anni, Dhian ed Elena fanno il grande salto, si mettono in proprio e inaugurano il loro ristorante, che ottiene il successo che merita. Oggi “Il Gusto della Vita” lo troviamo a Meda (MB), in Corso Matteotti, dove i clienti vengono accolti in salette di eleganza moderna, con tavoli ben distanziati, attenzione ai dettagli e arredi di design. Per quanto riguarda il menu, potremmo intitolarlo “Il pesce in Brianza”: non proprio un classico ma neanche un’eccezione, vista la tendenza attuale, che accomuna clienti e ristoratori, a non chiudersi nei confini del proprio cortiletto. A noi è piaciuto molto il polpo arrosto su cremoso di zucca, taccole e cialda croccante, che puntava al confronto fra consistenze diverse, e alla fine ha colto nel segno. Anche i paccheri di Gragnano con pesto di pistacchio e gamberi rossi di Mazara si sono fatti apprezzare, ma il top è stato raggiunto con la portata successiva. All’atto pratico era impossibile trovare qualcosa da criticare nel tonno con impanatura alla curcuma, maionese di sedano rapa, carciofi e riduzione di aceto balsamico: un piatto sontuoso, che resterà nei ricordi per la consistenza quasi gelatinosa data dall’interno del cubo di tonno, che si abbinava a un involucro più elastico ma non stopposo.
Il risotto che segue lo abbiamo ottenuto dopo aver raccomandato semplicità, agilità di esecuzione e reperibilità degli ingredienti: e lo chef Singh, che capisce al volo, ci ha regalato questo piatto, semplice quanto basta, gustoso fino in fondo.

Il risotto con le seppie del “Gusto della vita”
Dosi per 4 persone – Difficoltà: media – Tempo: 90 min.
Ingredienti: 350 g riso Carnaroli, 1 mazzetto di cime di rapa, 10 pomodori datterini, 50 g burro, 50 g grana padano,15 seppioline piccole, olio extravergine di oliva, pepe, sale, zucchero e origano q.b.
Procedimento: mettete in una pentola circa 2 l di acqua e portate ad ebollizione, lavate le cime di rapa e separate i gambi dalle foglie, tagliate i gambi delle cime di rapa e cuoceteli per circa 5 minut. Aggiungete le foglie e cuocete per altri due minuti.
Scolate le cime di rapa mantenendo l’acqua di cottura, che servirà come brodo. Frullate le cimette per ottenere una crema. Pulite le seppioline, scottatele leggermente in una padella antiaderente molto calda con un filo di olio extravergine per circa un minuto e mezzo, poi mettetele in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate riposare. Tagliate i pomodori in quattro e metteteli su una teglia da forno foderata con carta forno; insaporite con zucchero, sale, origano ed infornate a 135 gradi per 25 minuti.
Tostate il riso in un tegame, bagnate con l’acqua in cui avete cotto le cimette e continuate la cottura per 15 minuti. Togliete il riso dal fuoco e mantecate con la crema di cime di rapa, il burro e il grana, aggiustate di sale e pepe.
Composizione del piatto: stendete il riso in un piatto fondo, completate con pomodorI confit e seppioline.

Elena Picchiotini e Dhian Singh

Leggi anche...

Pin It on Pinterest