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“Claudio Pucci”: un torinese con la passione della cucina Toscana

“Claudio Pucci”: un torinese con la passione della cucina Toscana

Claudio-PucciLo chef Claudio Pucci, nasce a Torino, nell’anno 1959. Sollecitato da un grande “sogno”, frequenta l’Istituto Alberghiero della sua città, e intraprende in età molto giovane la carriera di chef a Viareggio, presso l’hotel Kursaal, dove ha modo di allenare la fantasia e coltivare la sua grande passione per la gastronomia.

Claudio-PucciLo chef Claudio Pucci, nasce a Torino, nell’anno 1959. Sollecitato da un grande “sogno”, frequenta l’Istituto Alberghiero della sua città, e intraprende in età molto giovane la carriera di chef a Viareggio, presso l’hotel Kursaal, dove ha modo di allenare la fantasia e coltivare la sua grande passione per la gastronomia.

Questo gli permetterà di transitare in altre apprezzate cucine favorendo una grande crescita della sua esperienza lavorativa.

Si specializza nella “cucina tipica Toscana” e nelle “Tecniche innovative del sottovuoto”.

Oggi, arrivato ad una tappa importante del suo lungo cammino professionale, siamo andati ad intervistarlo per voi, ponendogli alcune domande che ci aiuteranno a comprendere meglio la sua forte passione…

 

Claudio, a che età si è avvicinato al mondo della gastronomia? Le è stata trasmessa la passione per la cucina da qualcuno in particolare?

“Mi sono avvicinato a questo mondo molto presto, un mio caro cugino che fa il cuoco, mi ha trasmesso questa grande passione che con molta preparazione e costanza è diventato il mio lavoro. Dopo le medie mi sono iscritto all’istituto alberghiero di Torino la città in cui sono nato e a 15 anni la mia prima stagione estiva a Viareggio.

Qualche anno dopo, finiti gli studi ho fatto una stagione estiva come commis proprio con mio cugino in un hotel all’Isola d’Elba, posto che in seguito mi ha dato molte soddisfazioni lavorative e nella quale ho deciso di trasferirmi”.

 

Lei ha avuto la possibilità di lavorare sia in Italia che all’estero. Ha trovato delle differenze sostanziali nei gusti dei clienti che ha incontrato? 

“Oltre che ho avuto l’opportunità di lavorare in Svizzera e in Francia e per quanto mi riguarda non ho riscontrato differenze nei gusti dei clienti che hanno sempre apprezzato la cucina mediterranea che proponevo”.

 

La sua regione natia quanto ha influito nelle sue scelte professionali? Propone spesso piatti tradizionali che le ricordano la sua giovinezza e se si quali? 

“Il Piemonte è la mia regione natia e nonostante ci abbia vissuto per soli 16 anni ho ancora tutt’ora in mente il profumo degli agnolotti o della bagna cauda e molte altre ricette della cucina tipica Piemontese che ogni tanto mi piace riproporre ai clienti”.

 

Quali sono le caratteristiche che un buon Chef deve possedere?

“Passione, Manualità, Creatività, Capacità manageriali, Umiltà e grande senso dell’olfatto e del gusto”.

 

Che consigli vuole dare ai giovani che desiderano intraprendere una carriera simile alla sua? 

“Sono molti i consigli che potrei dare, l’amore e la passione per la cucina costituiscono una base necessaria per chi vuole intraprendere questo mestiere poi ci vuole molta conoscenza e per questo consiglio di fare più esperienze possibili in posti e luoghi diversi a contatto con seri professionisti più anziani e formati in modo da poter ampliare il proprio bagaglio culinario.

Un bravo chef deve anche essere umile e curioso perché non bisogna mai scordare che c’è sempre qualcosa da imparare”.

 

Dopo le molte esperienze professionali che ha avuto e i tanti luoghi prestigiosi in cui ha lavorato conserva un sogno nel cassetto? 

“Sogno nel cassetto? Non saprei sinceramente per quanto riguarda il mio lavoro sono appagato da quello che ho realizzato fino ad ora. Il mio lavoro mi ha dato grandi soddisfazioni e sono molto concentrato in quello che faccio cercando sempre di migliorarmi”.

 

A quale ricetta gastronomica è più “affezionato” e perché? Vuole descriverla per i lettori di EventiDOP.com? 

“Un Timballo di tagliolini alla Margherita di mare -Granseola – che qui all’Elba viene chiamata così e dove si pescano in primavera degli esemplari grandi e molto buoni,ed è una ricetta che propongo spesso ai mie clienti alla quale fanno sempre grandi complimenti”.

 

Info: www.claudiopucci.blogspot.it/

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